Con il decreto del 15 aprile 2022 è stato costituito il comitato di monitoraggio delle attività del settore edile. L’obiettivo è quello di individuare eventuali frodi da parte di chi ha usufruito delle agevolazioni indebitamente.
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con il Decreto Legge del 15 aprile ha inasprito i controlli su chi effettua lavori in Superbonus. Molto più rigore, dunque, nel monitorare le attività del settore edile che operano nelle ristrutturazioni, nella messa in sicurezza e nelle riqualificazioni degli edifici, usufruendo di agevolazioni fiscali importanti come il Superbonus 110%.
Obiettivo della nuova linea dura di controllo è individuare eventuali frodi, individuando coloro che hanno usufruito dei bonus in maniera indebita, prassi purtroppo già accaduta in passato.
In particolare, il Ministero ha nominato un comitato di monitoraggio del settore edile che si occuperà, come si legge nella nota stampa del Governo, di monitorare i lavori iniziati dal primo novembre 2021 al fine di
- individuare eventuali interventi integrativi e correttivi sulla base delle evidenze applicative rilevate
- verificare la congruità della manodopera impiegata nella realizzazione di lavori edili sia pubblici sia privati.
In pratica, dunque, è stato istituito un organismo che si occuperà unicamente di controllare la regolarità dei requisiti dichiarati dalle imprese dei lavori edili messi in atto dal 1 novembre 2021. Una serie di ispezioni accurate che andranno a completare le verifiche già messe in atto dalla Agenzia delle Entrate.
Cosa rischia si rischia per irregolarità delle dichiarazioni?
In caso di accertata irregolarità nelle dichiarazioni presentate e se vengono a mancare – totalmente o parzialmente – i requisiti per il legittimo ottenimento dell’agevolazione fiscale, il Fisco chiederà la restituzione dell’importo erogato, maggiorato degli interessi maturati.
Si sottolinea che:
- la decadenza dal beneficio si applica limitatamente al singolo intervento oggetto di irregolarità od omissione.
- I fornitori e i soggetti cessionari rispondono solo per l’eventuale utilizzo del credito d’imposta in modo irregolare o in misura maggiore rispetto al credito d’imposta ricevuto.
Controlli Superbonus già in essere
Oggi la verifica della documentazione per accedere di diritto al Superbonus 110% è a carico delle Entrate. I controlli vengono eseguiti seguendo le direttive dell’articolo 43 del Dpr 600/73 e dell’articolo 27, commi 16-20, del Dl 185/2008.
L’Agenzia, nell’ambito dell’ordinaria attività di controllo, procede alla verifica documentale della sussistenza dei presupposti che danno diritto alla detrazione. I controlli possono essere eseguiti in un range di tempo di otto anni.
Ai controlli dell’Agenzia delle Entrate si aggiunge anche il controllo da parte dell’Ispettorato del Lavoro sui lavoratori delle imprese di costruzione che operano nel settore, per verificarne la regolarità e lo svolgimento in piena sicurezza.
Si aggiungono azioni a monitoraggio nei confronti dei fornitori e dei soggetti cessionari del credito d’imposta e per finire l’importante ruolo di Enea come ente di valutazione dell’efficientamento energetico.
di Giovanna Ferraresi
Questo post Stop alle irregolarità del Superbonus 110, al via le sanzioni é pubblicato da Immobiliare.it.